lunedì 19 novembre 2007

"espressionismo"

RICERCHE A CURA DI D. PICCHIOTTI

Con il termine "espressionismo" si usa definire la propensione di un artista a privilegiare, esasperandolo, il dato emotivo della realtà rispetto a quello percepibile oggettivamente. Tale tendenza si è manifestata in molte forme d'arte, come la pittura, la danza, la letteratura, l'architettura, il cinema, il teatro.
In senso generale, anche artisti come Matthias Grünewald e El Greco possono essere considerati espressionisti, ma storicamente "Espressionismo" è un movimento culturale europeo circoscrivibile a circa un ventennio a cavallo della Prima Guerra Mondiale
L'Espressionismo è una tendenza dell'avanguardia artistica sviluppatasi tra il 1905 e il 1925 in Germania. Tale tendenza si è manifestata in molte forme d'arte, come la pittura, la danza, la letteratura, l'architettura, il cinema, il teatro. L'Espressionismo proponeva una rivoluzione del linguaggio che contrapponeva all'oggettività dell'impressionismo la soggettività dell'espressionismo. Come l'impressionismo rappresentava una sorta di moto dall'esterno all'interno, cioè era la realtà oggettiva a imprimersi nella coscienza soggettiva dell'artista; l'esressionismo costituisce il moto inverso, dall'interno all'esterno: dall'anima dell'artista direttamente nella realtà, senza mediazioni. Organo ufficiale dell'espressionismo fu la rivista "Der Sturm", fondata e diretta da Herwarth Walden e pubblicata dal 1910 al 1932.
La natura dell'Espressionismo è ricca di contenuti sociali e di drammatica testimonianza della realtà. Ma la realtà tedesca dei primi anni del secolo è la realtà amara della guerra, di contraddizioni politiche, di perdita di valori ideali, di aspre lotte di classe, e propri questi furono i temi principali e dolorosi degli artisti espressionisti.
Tra i maggiori esponenti all'inizio del ventesimo secolo:
Vasily Kandinsky
Oskar Kokoschka
Franz Marc
Edvard Munch
Emil Nolde
Egon Schiele
Chaim Soutine
Van Gogh
Il linguaggio degli Espressionisti tedeschi si fonda sull'uso di colori violenti e innaturali; sull'uso di linee spezzate, dure e spigolose. Non applicano le leggi della prospettiva, non cercano di dare l'illusione del volume e della profondità; colori e linee sono sufficienti a comunicare con impetuosa violenza la visione drammatica e pessimistica che questi artisti hanno del mondo e della società in cui vivono.
Nell'ambito della pittura vi sono stati diversi gruppi espressionisti, tra i quali i Fauves e i Die Brücke. le premesse ideologiche del movimento furono chiarite da Ernst Ludwig Kirchner nel manifesto "Il Ponte" (Die Brücke). Nella seconda metà del ventesimo secolo questo movimento ha influenzato molti altri artisti, tra i quali i cosiddetti espressionisti astratti del Cavaliere azzurro (Die blaue Reiter), gruppo fondato a Monaco da Kandinsky e Marc nel 1911. Il Cavaliere azzurro fu fenomeno di vasta portata, nel quale il linguaggio del colore si fece sempre più libero e intenso. Sotto l'impulso di Kandinsky, i suoi protagonisti si volsero verso nuovi modi espressivi, verso la creazione di spazi immaginari, verso l'astrazione lirica e fantastica della realtà.
Nell'architettura, il lavoro di Eric Mendelsohn appartiene a questa categoria. Un importante esempio della sua opera è la torre Einstein a Potsdam, in Germania. Altrettanto interessante è la Chilehaus di Amburgo, capolavoro del meno conosciuto architetto Fritz Höger.
Nella scultura, si può citare Ernst Barlach come esempio.
Se il profeta del movimento espressionista in letteratura si può considerare Max Scheler con la sua filosofia dell'irrazionale, il caposcuola fu Franz Werfel, esaltatore della liberazione dell'uomo dai ceppi materialistici della vita. Il travolgente dinamismo, il superamento della realtà, i diritti dell'irrazionale e degli istinti primordiali, l'anelito all'amore universale costituirono la tematica dell'espressionismo in letteratura. Fra i poeti si ricordano
Georg Trakl
Else Lasker-Schüler
Gottfried Benn
Fra i prosatori ricordiamo:
Franz Kafka
Heinrich Mann
Alfred Döblin
L'espressionismo teatrale,partendo da un punto fortemente critico nei confronti dell'ordine sociale, si realizzò in opere violentemente satiriche nel genere comico e di negazione totale e spesso pessimistica nel genere drammatico. La scenografia tese a strappare lo spettatore dalla concretezza della realtà per trascinarlo nella visione interiore del poeta; gli attori ricorsero a effetti di voce e di gesto che cercavano di trasportare i personaggi su un piano mistico e simbolico. L'espressionismo teatrale si sviluppò soprattutto negli anni che vanno tra il 1918 e il 1927.
Tra i maggiori esponenti ricordiamo:
Ernst Toller
Carl Sternheim
Frank Wedekind
Georg Kaiser
Walter Hasenclever
L'espressionismo ha rivestito una particolare influenza nell'arte cinematografica, in particolare in Germania dove naque tra il 1918-1920. Per gli espressionisti cinematografici i film avrebbero dovuto essere concepiti come "disegni viventi", in cui la scenografia, tutta dipinta, acquistava carattere essenziale. L'espressionismo divenne una rappresentazione di incubi fantastici, di allucinazioni, di esseri mostruosi e di vampiri: ebbe il suo periodo di maggior fortuna tra il 1920 e il 1926.
Tra i più importanti esponenti di questa corrente nel campo cinematografico compaiono i registi Ernst Lubitsch (1892-1947), Robert Wiene (1881-1938), Fritz Lang (1890-1976) e Friedrich Wilhelm Murnau (1889-1931), lo sceneggiatore Carl Mayer (1894-1944) ed il produttore Erich Pommer (1889-1966). Al di là delle scelte comuni, ognuno seppe dare, secondo la propria personalità, apporti ed interpretazioni diverse della scelta espressionista.
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Con il termine "espressionismo" si usa definire la propensione di un artista a privilegiare, esasperandolo, il dato emotivo della realtà rispetto a quello percepibile oggettivamente. Tale tendenza si è manifestata in molte forme d'arte, come la pittura, la danza, la letteratura, l'architettura, il cinema, il teatro.
In senso generale, anche artisti come Matthias Grünewald e El Greco possono essere considerati espressionisti, ma storicamente "Espressionismo" è un movimento culturale europeo circoscrivibile a circa un ventennio a cavallo della Prima Guerra Mondiale.
(liberamente tratto da testi vari)

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