giovedì 29 novembre 2007

" Andre Breton," Il surrealismo:

RICERCHE A CURA DI D. PICCHIOTTI


Nell’autunno del 1924, con la pubblicazione del manifesto scritto integralmente da Andre Breton, nasce il surrealismo: un progetto corale - per le forme e per gli effetti - ma quasi completamente ascrivibi - le - per la teorizzazione - allo stesso Brelon al quale si deve comunque riconoscere anche uno spessore artistico autonomo all'interno del movimento surrealista.
Breton nasce in provincia, a Tinchebray-sur-Orne, una cittadina della Bretagna, nel 1896 (lo stesso anno di Tzara, Artaud e Masson). Appartiene a una famiglia della piccola borghesia, viene allevato dal nonno materno a Pantin, ma frequenta a Parigi il College Chaptal. Portato per gli studi umanistici, è attratto sia dalla poesia moderna (ha scoperto presto i poeti simbolisti e ama in particolare Huysmans) che dalla filosofia, condivide per esempio l'impostazione dialettica del pensiero di Hegel (andando già controcorrente rispetto al pensiero positivista dominante). Preferisce comunque iscriversi a Medicina ma, nonostante questa scelta scientifica, comincia a scrivere poesie. La sua vocazione poetica lo orienta subito verso il simbolismo, anche in campo figurativo: nel 1912 la visita al museo Moreau lo colpisce molto. Nel 1914 riesce a incontrare Paul Valéry, con cui resterà in contatto per diversi anni, e anche a pubblicare i suoi primi poemi, di stampo ancora mallarmciano, sulla rivista "La Phalange", diretta da Jean Rovere. Nell'agosto di quello stesso anno scoppia la guerra e Breton viene richiamato in artiglieria. Anarchico e antimilitarista, riesce a farsi trasferire dal fronte e, dal 1915, presta servizio nel centro neurologico di Nantes, dove conosce sia il dottor Banniot, genero di Mallarmé, che gli fa leggere la versione manoscritta di Igitur, sia Jacques Vaché, ricoverato in quell'ospedale per ima ferita a una gamba, che gli fa conoscere lo humour "nero" di Jarry e Roussel e lo invita a leggere sia Lautréamont che Rimbaud, scoperte tardive che permettono a Breton di rinnovare completamente la sua "ispirazione". Nel 1916, durante una licenza a Parigi, ha la fortuna di incontrare Apollinaire con cui o in corrispondenza da diversi mesi. Durante la guerra legge le opere di Freud che conoscerà personalmente nell'ottobre del 1921 a Vienna (sarà un amore a senso unico: Freud non apprezzerà mai l'arte dei surrealisti essendo, rispetto all'arte del suo tempo, di gusti un po' "rétro". M-a del resto neanche Karl Marx era un rivoluzionario in campo artistico...) e comincia ad applicare la teoria psicanalitica sia sui feriti che cura, sìa nella scrittura. Infatti nel 1919, mentre viene pubblicata la sua prima raccolta di liriche {Mont de piété), insieme a Soupault sperimenta la psicanalisi in poesia e inventa la scrittura automatica. Dopo la fondazione di "Littéralure" e la successiva fusione con il gruppo dei dadaisti in un unico progetto estetico che metta in crisi il sistema sociale vigente, Breton rimette in discussione tutta la sua vita interrompendo gli studi medici e allontanandosi dalla famiglia. In questo periodo, assieme ad Aragon, si mantiene lavorando presso la famosa sartoria dì Jacques Doucet dalla quale verrà licenziato in occasione della pubblicazione di un polemico libello sulla morte di Anatole France {Un cadavré). Tra il 1920 e il 1924 Breton rafforza la sua "Bildung" fìlosofìca e politica e diviene l'ideologo di un gruppo di "sognatori": in questi anni, infatti, i maggiori stimoli creativi sono ottenuti dai futuri surrealisti proprio approfondendo lo stato di sogno, sia a occhi chiusi che a occhi aperti. 1 sogni vengono raccontati, discussi e trascritti e diventano opere, come lo stesso Breton racconterà in Nadja, pubblicato nel 1928. Ci si chiede se sia possibile trascrivere pittoricamente l'inconscio. Breton riconosce il tentativo nella pittura di Duchamp, de Chirico e Picasso: saranno questi i suoi tré punti dì riferimento pittorici moderni, fondamentali per la genesi del surrealismo. Nel 1923 pubblica Clair de terre e l'anno successivo Poisson solubif. le fondamenta del surrealismo sono state gettate.

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