Ambienti e fatti dell’arte"La cultura artistica americana"
RICERCHE A CURA DI D. PICCHIOTTI
La cultura artistica americana, priva di tradizione figurativa autonoma, ripropone, agli inizi del 1900 un atteggiamento coloniale. Una grande quantità di opere d’arte attraversa l’Atlantico e affluisce nelle collezioni dei magnanti dell’industria e l’investimento nelle opere d’arte significa acquisizione di prestigio e di tradizione culturale. L’arte contemporanea, inizia ad interessare al pubblico americano, tra il 1908 e il 1913. Per molti artisti si tratta di un vero e proprio choc, il verificare che l’arte moderna viene dall’Europa e che quindi, il discorso statunitense deve ancora essere definito in relazione alla nuova dimensione dell’universo tecnologico industriale. Soprattutto per tutte le suggestioni cubiste e le istanze del dinamismo futurista a influenzare l’opera di Mc Donald Wright, Arthur Dove, J. Stella e di Stuart Davis. Sono presenti i retaggi del provincialismo della produzione statunitense, legata alla retorica dei soggetti presi dalla "scena americana" e illustrativa degli ambienti sociali più depressi, il regionalismo. Josè Clemente Orozco, Diego Riviera e David Alfaro Siqueiros danno vita al muralismo messicano. Loro non volevano rinchiudere le loro opere nei musei dove solo chi ha tempo può andarle a vedere, ma non certo la gente che lavora, e quindi se le mostre non potevano farle nei musei, le facevano nelle strade … dipingevano i muri delle vie, dei palazzi pubblici, dei sindacati. Nel 1934 si mette a punto la tecnica del caso pittorico, vale a dire gli effetti causali delle materie a pronto essiccamento, ottenuti con l’uso delle tecniche dei materiali della tecnologia industriale: la fotografia, la pistola a spruzzo e i coloranti chimici. Le mostre dei giovani artisti alla galleria Art of this Century rivelano la raggiunta autonomia degli espressionisti astratti americani, indipendenti dalle fonti europee. Al Salon di primavera nel 1942 accanto a Pollock si impongono William Baziotez e Robert Mortherwell che saranno presenti nella galleria anche negli anni successivi. Nel 1944 Baziotez presenta le sue Morfologie un’interpretazione surreale ispirate a Matta. Nello stesso anno Motherwell espone più di 40 opere. Teorico oltre che pittore, è forse l’artista che meglio esprime il legame tra operazione estetica e esistenza. Breton parlando di Gorky definisce la sua opera <
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