ESTETICA
RICERCHE DI D. PICCHIOTTI
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L'estetica è un settore della filosofia che si occupa della conoscenza del bello naturale e artistico, ovvero del giudizio di gusto.
Il filosofo tedesco Alexander Gottlieb Baumgarten ha scritto Aesthetica in latino nel 1750, ma il termine fu coniato nel 1735 nella sua tesi di laurea intitolata "Meditazioni filosofiche su argomenti concernenti la poesia". La parola aesthetica ha origine dalla parola greca aisthesis che significa sensazione e dalla parola aisthanomai che significa percezione mediata dal senso. Originariamente l'estetica infatti non è una parte a sé stante della filosofia, ma semplicemente l'aspetto della conoscenza che riguarda l'uso dei sensi.
Immanuel Kant tratta dell' "estetica trascendentale" nella Critica della Ragion pura come teoria della conoscenza, basata sulle funzioni trascendentali. Riprende il termine estetica nella Critica del giudizio (Kritik der Urteilskraft) nel 1790,dove a proposito del "giudizio estetico" espone la sua teoria sul bello soggettivo e su quello naturale (oggettivo) che si esprime nel sentimento del sublime.
StoriaGrecia ed ellenismo
La civiltà greca è la prima cultura che distinse le attività artistiche dalle comuni attività della vita sociale. All'interno delle ars vennero raccolte tutte quelle nuove forme espressive, quali scultura, pittura, poesia e danza, coltivate e dispensate dagli intellettuali, una nuova classe di professionisti liberali.
Per tutta l'antichità e per molti secoli a venire, l'arte in tutta la sua produzione fu imitazione della natura. Aristotele, nella sua Poetica, ne evidenziò il rapporto, indicando come da questa attività l'uomo tragga insegnamento e diletto.
Per Platone arte e scienza vanno valutate sullo stesso piano in quanto tentativi di rappresentazione dell'idea del bello nel primo caso, della verità nel secondo. Platone però non accettò l'arte tra le discipline di educazione sociale perché incita la passione invece di disciplinarla. Inoltre l'arte, vista come tentativo di imitazione della natura, ne è solo una incompleta rappresentazione che non può tendere all'idea del bello.
Aristotele evidenziò invece come la creazione dell'opera d'arte permette la materializzazione dell'idea e quindi la sua manifestazione. Quest'idea è però scaturita esclusivamente dalla mente dell'artista e non può essere equiparata alla concezione platonica di bellezza assoluta.
Ultimo tentativo di rilievo che portò la teoria dell'arte fino al Medioevo è quello di Plotino, che ristabilisce il collegamento tra opera d'arte e regno delle idee, supponendo una visione interiore già espressa anche da Platone, che permette all'artista di attingere da una forma ideale del bello verso la rappresentazione materiale. Purtroppo anche questo tentativo portò un conflitto per cui la bellezza assoluta non può essere contaminata dalla materia dell'opera prodotta, evidenziando ulteriormente il valore negativo del procedimento artistico.
Nascita dell'estetica [modifica]
L'estetica nacque "ufficialmente" nel 1750 con la pubblicazione del libro "Aesthetica" da parte di Alexander Gottlieb Baumgarten, e da questi intesa come "scienza del Bello, delle arti liberali e gnoseologia inferiore, sorella della Logica". In pratica, preposta allo studio dei concetti di Bello come categoria a sé stante e con propri criteri di valore; delle arti liberali, ovvero delle attività oggi definite come artistiche, ad esempio la pittura o la danza; infine, "gnoseologia inferiore" in quanto intesa come studio delle percezioni sensibili, della conoscenza ottenibile attraverso i sensi opposta e complementare a quella ottenibile attraverso la mente: il termine greco "aisthesis", difatti, indica le informazioni ricevute attraverso i sensi e il corpo, e da questo termine Baumgarten deriverà il neologismo "aesthetica".
Immanuel Kant scrisse uno dei libri più importanti sull'estetica, la "Critica del giudizio" (Kritik der Urteilskraft) nel 1790, ma per Kant l'estetica si limita alla percezione sensoriale, di cui spazio e tempo sono condizioni irrinunciabili.
Personalità importanti e loro opere
Aristotele
"Poetica" (Περι ποιεητικες)
Alexander Gottlieb Baumgarten
"Aesthetica" (1750)
Ralph Waldo Emerson
"Natura, (1836)", "Arte (1842)", "Il poeta (1844)", "Maniere (1844)", "Bellezza (1860)"
Immanuel Kant
"Critica della capacità di giudizio" (Kritik der Urteilskraft, 1790)
Friedrich Schiller
"Kallias o sulla bellezza" (Kallias oder Über die Schönheit, 1794)
"L'educazione estetica dell'uomo in una serie di lettere", 1795
"Sulla poesia ingenua e sentimentale" (Über naive und sentimentalische Dichtung, 1795)
Friedrich Schelling
"Sistema dell'idealismo trascendentale" (System des traszendentalen Idealismus, 1800)
Johann Gottfried Herder
"Calligone" (Kalligone, 1800)
Georg Wilhelm Friedrich Hegel
"Estetica" (Vorlesungen über die Ästhetik)
Arthur Schopenhauer
Il mondo come volontà e rappresentazione (Die Welt als Wille und Vorstellung, 1818)
Friedrich Nietzsche
"La nascita della tragedia dallo spirito della musica" (Die Geburt der Tragödie aus dem Geiste der Musik, 1872)
Walter Benjamin
"L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica" (Das Kunstwerk im Zeitalterseiner technischen Reproduzierbarkeit, 1936-37)
Theodor W. Adorno
"Filosofia della nuova musica" (Philosophie der neuen Musik, 1949)
"Teoria estetica" (Ästhetische Theorie, 1970)
Tzvetan Todorov
"La letteratura fantastica" (Introduction à la littérature fantastique, 1970)
L'estetica in Italia Benedetto Croce
Adelchi Baratono
Dino Formaggio
Luciano Anceschi
Antonio Banfi
Luigi Pareyson
Emilio Garroni
Grazia Marchianò
Sergio Givone
Antonio Tari
Giambattista Vico
Ernesto Paolozzi
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