Arnaldo Pomodoro
RICERCHE A CURA DI D. PICCHIOTTI
Arnaldo Pomodoro nasce a Morciano di Romagna il 23 giugno. Dopo pochi mesi la famiglia si sposta a Orciano di Pesaro, nelle Marche, dove Arnaldo trascorre l’infanzia.
1937
Si trasferisce a Rimini per proseguire gli studi. Frequenta la scuola media e poi l’istituto tecnico per geometri.
1944/1948
Al passaggio del fronte ritorna a Orciano. Si appassiona alla lettura di autori contemporanei italiani e stranieri, fra cui, in particolare, Vittorini, Pavese, Hemingway, Faulkner, Steinbeck, Fitzgerald. Conclusa la guerra, ottiene il diploma di geometra e si iscrive alla Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Bologna. Lavora al Genio Civile di Pesaro, con incarico di consulenza per la ricostruzione di edifici pubblici; continua questo lavoro fino al 1957. Conosce così con partecipazione diretta la realtà italiana del dopoguerra.
1949/1952
Frequenta l’Istituto d’Arte di Pesaro, precisando un suo forte interesse per la scenografia. Legge testi teatrali classici e moderni (Eschilo, Sartre, Brecht).
Soglia: a Eduardo Chillida, 2003
1953/1955
Partecipa a un concorso di scenografia promosso da A. G. Bragaglia e ottiene un premio. Visita la grande mostra di Picasso al Palazzo Reale di Milano e, nello stesso anno progetta scene e costumi per Oreste di Alfieri. Forte influenza di Paul Klee. Nel 1954, con una scenografia per Santa Giovanna dei Macelli di Brecht ottiene un altro premio. Si trasferisce a Milano: amicizia con Fontana, Baj, Dangelo, Milani, Sanesi, Mulas e altri artisti e uomini di cultura. E’ invitato alla Triennale. Prime mostre, insieme al fratello Giò, alla Galleria Numero di Firenze e alla Galleria Montenapoleone 6a di Milano. La sua ricerca artistica è già improvvisamente notevole, "una scrittura sconcertante", come dice Leonardo Sinisgalli che, nel 1955, presenta il gruppo a Roma alla Galleria dell’Obelisco. Incontro con Igor Stravinskij, Alberto Burri, Emilio Villa e Asger Jorn del Gruppo Cobra. Altra mostra del gruppo al Cavallino di Venezia presentata da Marco Valsecchi. Nello stesso anno Arnaldo espone le prime opere di scultura alla Galleria del Naviglio di Milano. I suoi interessi di conoscenza si svolgono già verso l'ambiente artistico internazionale.
1956/1959
E’ invitato alla Biennale di Venezia insieme al fratello Giò. Il poeta Alfonso Gatto presenta una loro mostra al Cavallino di Venezia, dove Arnaldo incontra Emilio Vedova e Giuseppe Santomaso. Primo viaggio a Parigi. Letture di T. S. Eliot, F. Kafka e S. Kierkegaard, sulla cui opera Arnaldo prepara una serie di rilievi. Guido Ballo inizia lo studio sistematico del suo lavoro: nel 1957 presenta a Torino la mostra dal titolo Terre e Metalli e a Roma la nuova mostra all'Obelisco. Medaglia d’argento alla XI Triennale di Milano. Importanti gli incontri con Alberto Giacometti a Parigi e con Fernanda Pivano ed Ettore Sottsass a Milano. Nel ‘58 espone a Colonia (Kölnischer Kunstverein), Düsseldorf (Galerie 22), Bruxelles (Galerie Helios Art). Un premio di studio del Ministero degli Affari Esteri gli consente il primo viaggio negli Stati Uniti nel 1959, a New York e San Francisco, dove organizza una mostra di artisti italiani con il titolo New work from Italy. Riceve il "Premio del Libro" alla Mostra del Bronzetto, Padova. Nel 1959 realizza la prima Colonna del viaggiatore.
Frammento V, 2004
(da L’Arte dell’uomo primordiale di Emilio Villa)
calcografia
Dim: 30 x 63 cm
1960/1963
Incontra a New York gli scultori David Smith e Louise Nevelson. Si forma il "Gruppo Continuità" (Perilli, Novelli, Turcato, Dorazio, Arnaldo e Giò Pomodoro) per la ricerca astratta fra materia e segno. Giulio Carlo Argan e Guido Ballo organizzano le prime mostre del gruppo. Nel 1960 ottiene, ex-aequo con Garelli, il premio della VIII Mostra Nazionale di Arti Figurative di Spoleto e nel 1961 il secondo premio alla I Biennale d’Arte del Metallo di Gubbio. In occasione del "Festival dei due mondi" di Spoleto, nel 1962, nella mostra di sculture nella città, presenta un'opera in ferro (un cilindro di mt. 5.60 di altezza e cm. 60 di diametro) che segna il passaggio alla scultura volumetrica. Mostre a Los Angeles alla Felix Landau Gallery (Recent Sculptures by A. Pomodoro), poi a Parigi alla Galerie Internationale d’Art Contemporain e Ginevra al Musée de l’Athénée. Realizza per la città di Colonia un grande murale, Omaggio alla civiltà tecnologica. Incontra a New York Frank Lloyd, Direttore della Marlborough & Gerson Gallery, con il quale inizia un intenso rapporto di lavoro. Realizza nel 1963 la sua prima sfera. Riceve il "Premio Internazionale per la Scultura" alla Biennale di San Paolo del Brasile.
1964/1966
Nel 1964 ha una sala personale e il "Premio Nazionale di Scultura" alla XXXII Biennale di Venezia: qui, come a San Paolo, sono significative le sfere e i cilindri con perforazioni e lacerazioni interne; Gillo Dorfles in uno scritto ne definisce la spazialità negativa. Per la sede centrale della Rank-Xerox a Milano esegue un grande bassorilievo in bronzo. Mostre alla Galleria Marlborough di Roma con presentazione di Umbro Apollonio e poesie di Francesco Leonetti e Roberto Sanesi; al Musée de Beaux-Arts di La Chaux-de-Fonds e alla Marlborough Gallery di New York; in occasione di questa esposizione Frank O'Hara gli dedica una poesia e la rivista "Time" pubblica una notizia critica di grande rilievo. Nel 1966 la Stanford University lo invita come artist in residence. Amicizia con i poeti della generazione "Beat", da Ginsberg a Corso. Acquista una vecchia cascina nella Lomellina che inizia a ristrutturare con la collaborazione di sua sorella Teresa.
1967/1969
La Sfera grande (esposta sul tetto del padiglione italiano dell’Expò a Montreal) viene collocata a Roma di fronte al Ministero degli Affari Esteri: è questa l'opera che segna il passaggio alla grande dimensione. Nel 1967 riceve il "Premio Internazionale di Scultura" del Carnegie Institute di Pittsburgh (altri premiati: Josef Albers, Francis Bacon,Victor De Vasarely, Joan Miró, Eduardo Paolozzi). Realizza nuove sculture sferoidi, i Rotanti, esposti a Stoccolma, Londra e allo Studio Marconi a Milano. Nel 1968 è invitato come visiting professor alla Berkeley University. Realizza per la sede dell’Ambasciata italiana a Tokyo un grande bassorilievo. Trasferisce il suo studio in Via Vigevano, successivamente ristrutturato su progetto dell’architetto Vittorio Gregotti.
1970/1972
Nel 1970 espone le sculture Forma X e Onda nella piazzetta antistante la Galleria Manzoni a Milano. Torna ad insegnare a Berkeley. Da qui parte una grande mostra itinerante che toccherà San Diego, Portland, Austin, Hartford. Nel 1971 altra mostra di sculture all’aperto, a Pesaro. Il Comune di Bologna installa sue sculture nel centro storico, successivamente collocate nell’ingresso della Galleria Nazionale d’Arte Moderna. Su commissione del Comune di Modena realizza l'opera Una battaglia: per i partigiani, in ricordo della Resistenza. Progetta per la sede della casa editrice Mondadori a Segrate (Milano) la scultura Colonna a grandi fogli. Torna alla scenografia con Luca Ronconi per Das Kätchen von Heilbronn di Kleist, da rappresentare a Zurigo nel 1972. "Gran premio Città di Firenze" alla III Biennale Internazionale della Grafica d’Arte. Mostre a Monaco (A. Pomodoro ‘72) e a Francoforte (A. Pomodoro Skulpturen, Zeichnungen, Graphik).
A Darmstadt viene allestita una mostra promossa dalla municipalità e curata da Bernd Krimmel con trenta opere collocate in diversi spazi della città. A chiusura della mostra restano a Darmstadt il Grande disco, che sarà definitivamente installato, su uno specchio d’acqua, di fronte allo Staatstheater, e all’interno nel foyer La grande tavola della memoria.
1973/1975
Prepara con la collaborazione del critico americano Sam Hunter una mostra "rappresentativa" di opere dal '55 al '74, che ha luogo alla Rotonda della Besana, Milano, con allestimento di Ettore Sottsass e catalogo di Massimo Vignelli. Riceve il "Premio per la piccola scultura" alla II Biennale di Budapest. Progetta e realizza un "libro tattile", Siete poemas sajones/Seven Saxon Poems, con le poesie di Jorge Louis Borges e sue incisioni a rilievo. E’ del 1975 una delle sue opere fondamentali, The Pietrarubbia Group. Vince un concorso per l’ampliamento del cimitero di Urbino, ma l’innovativo progetto di una via tracciata dentro la collina del paesaggio urbinate suscita un acceso dibattito di urbanisti, architetti e critici d'arte e divide il mondo della cultura italiana: il progetto non viene realizzato.
1976/1978
Con l’assistenza di Eleonora e Valter Rossi realizza una serie di opere grafiche con tecniche varie di acquatinta e interventi a rilievo in calcografia, che vengono studiate e interpretate dal critico Giovanni Carandente. Nella primavera '76 nel Musée d’Art Moderne de la Ville, a Parigi, si tiene una grande mostra complessiva (con allestimento di Pier Luigi Cerri e saggio critico di J.L. Schefer) e, nell'autunno, a New York nella Marlborough Gallery viene presentato il complesso sculturale-ambientale The Pietrarubbia Group, con grande successo. Altre mostre a Parigi (all’Artcurial), Bruxelles, Francoforte. Nel 1978 la mostra delle nuove opere grafiche A. Pomodoro: impressioni viene presentata a Milano, Roma, Genova, Ivrea e più tardi passerà alla Galerie de Saint Pères di Parigi e alla Wirtz Gallery di San Francisco. Si tiene anche una mostra nella Georgia State University ad Atlanta, che poi passa a Caracas. Altre mostre a Bruxelles e Amsterdam. Viene nominato socio onorario dell’Accademia Fiorentina delle Arti del Disegno.
1979/1981
Nel 1979, su invito del Mills College di Oakland, California, riprende a insegnare negli Stati Uniti (fino al 1984). Riceve il premio della XIII Biennale Internazionale di Grafica di Lubiana. Realizza le prime Aste cielari. Si è intanto sviluppata una nuova attività di Arnaldo, che raccoglie alcuni precedenti abbozzi e piccole opere e complessivamente costituisce una serie di "progetti visionari": invenzioni utopistiche, sculture di minori dimensioni con giochi ambientali o meccanismi di moto, veri e propri progetti costruibili che entrano nel campo dell’architettura, dell’urbanistica e dell’arredo urbano, fra cui la Tenda-fortilizio, il Faro con segnale mobile e la Porta d’Europa. Nel 1980 una mostra di questi "progetti", intitolata Le invenzioni di Arnaldo, si apre alla Galleria di Franca Mancini a Pesaro e successivamente passa a Bruxelles, a Berkeley in California, a Milano e a Parigi. Riceve il "Primo Premio per la scultura" alla Biennale Internazionale d’Alessandria d’Egitto e nel 1981 ottiene in Giappone all’Hakone Open-Air Museum il "Gran Premio Henry Moore". Nella primavera 1981 mostra a San Francisco alla Wirtz Gallery (A. Pomodoro 15 Sculptures: 1960-1980), mentre nell’estate viene collocata nei PepsiCo Sculpture Gardens di Purchase, New York, l’opera Triade (tre colonne alte 15 metri).
1982/1983
In occasione del settantesimo compleanno della Regina di Danimarca, realizza sulla piazza Amalienborg di Copenaghen, nei giardini di fronte al Palazzo Reale, un imponente gruppo di sculture Pillari per Amaliehaven e due grandi fontane tra il giardino e il mare. Riceve dal Teatro dell’Opera di Roma l'incarico di realizzare scene e costumi per Semiramide di Rossini, in occasione del centenario del Teatro. Esce, a cura di Francesco Leonetti, Il cimitero sepolto (Feltrinelli), un libro che documenta il dibattito sul progetto del cimitero di Urbino. Viene pubblicata in America la monografia Arnaldo Pomodoro di Sam Hunter (Abbeville Press). Gli viene conferita la Medaglia d’oro di "Benemerenza Civica" del Comune di Milano. Su richiesta del Teatro Massimo di Palermo e del Comune di Gibellina, progetta le macchine sceniche per l’Orestea di Eschilo nella versione in siciliano di Emilio Isgrò: le tre parti saranno rappresentate nel 1983, ‘84 e ‘85 sulla piazza di Gibellina distrutta dal terremoto. Le quattro sculture Forme del mito, collocate a Brisbane, Australia, nel 1989, traggono spunto da questa trilogia. Si apre al Columbus Museum of Art (Ohio), con presentazione di Mark Rosenthal, la mostra itinerante A. Pomodoro: A Quarter Century, che passa in seguito al Jacksonville Art Museum, Florida; al Worcester Art Museum, Massachusetts; all’Arkansas Art Center, Little Rock, Arkansas; all’University of Southern California, Los Angeles.
1984/1985
Si apre nel 1984 al Forte di Belvedere di Firenze la mostra Luoghi Fondamentali, con allestimento di P. L. Cerri, che comprende oltre sessanta opere dal 1955 al 1984: nel catalogo sono presenti scritti di Italo Mussa, Mark Rosenthal e Jacqueline Risset e due interviste a cura di Sam Hunter e Francesco Leonetti. E su questa mostra l'anno successivo viene pubblicato un volume con le immagini di Carlo Orsi e un testo di Giulio Carlo Argan. A Morciano di Romagna viene installata la scultura Colpo d’ala, omaggio a Umberto Boccioni, con presentazione di Guido Ballo. Nel 1985 si tengono mostre in Giappone a Tokyo e a Osaka, in USA a Santa Barbara (A. Pomodoro: Sculptures) e a San Francisco (Arnaldo Pomodoro: Intimations of Egypt).
1986/1987
Mostra allo Studio Marconi a Milano. Su commissione esegue opere per la Sudameris Bank di San Paolo del Brasile, per la Berkeley Library del Trinity College dell’Università di Dublino e per il Mills College di Oakland. Per le Edizioni della Pergola, Pesaro, realizza il libro-oggetto De-cantare Urbino, con poesie di Miklos N. Varga. Progetta scene e costumi per La tragedia di Didone di Christopher Marlowe, messa in scena a Gibellina, con la regia di Cherif, con il quale inizia un’intensa collaborazione. Nel 1987 hanno luogo mostre a New York, alla Marisa del Re Gallery, al Castello di Malcesine e al Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Il Principato di Monaco acquista una sua grande Sfera con sfera, poi collocata nei giardini della città di Monte-Carlo. Esegue un’opera grafica Pensiero visivo per due poemetti di Paolo Volponi nel libro Lungo la traccia (Edizioni Rizzardi). Realizza le scene e i costumi per Alceste di W. Gluck, messo in scena al Teatro dell’Opera di Genova.
1988/1989
E’ invitato con una sala personale alla XLIII Biennale di Venezia e alla mostra internazionale di scultura al World Expò di Brisbane. Progetta scene e costumi per Oedipus Rex di Stravinskij (testo di J. Cocteau) messo in scena sulla piazza del Duomo di Siena. La scultura Colpo d’ala viene installata a Los Angeles, dono dell’Italia agli Stati Uniti in occasione della ricorrenza del Piano Marshall. L'obelisco Cassodoro viene collocato nella piazza dell'Isola di Lampedusa. Progetta scene e costumi per La Passione di Cleopatra del poeta egiziano Ahmad Shawqi, messa in scena a Gibellina. A Tokyo nella sede della Sanyo Securities Co. viene collocata una sua scultura a movimento continuo con il titolo Giroscopio del Sole.
1990/1991
Per iniziativa di Arturo Carlo Quintavalle dona al CSAC dell’Università di Parma una settantina (tra sculture e disegni) di opere dal 1956 al 1960, che vengono presentate in una esposizione al Palazzo della Pilotta e successivamente collocate nell’Aula Magna e in altri spazi dell'Università. Progetta le scene e i costumi per I paraventi di Jean Genet andato in scena a Bologna. Realizza la scultura Il cercatore oscillante, di nove metri d’altezza, che viene installata nella sede della Compagnia Frito-Lay a Dallas. Dal 1990 dirige il Centro TAM (Trattamento Artistico dei Metalli) scuola di "perfezionamento" nella scultura, nel gioiello e nel design, istituita in collaborazione con il Comune di Pietrarubbia nel Montefeltro, con finanziamenti del Fondo Sociale Europeo e della Regione Marche. Ottiene il premio UBU per il teatro per le scenografie realizzate per La Passione di Cleopatra e per I paraventi. Dalla Japan Art Association riceve il "Praemium Imperiale 1990" per la scultura (Leonard Bernstein per la musica, Federico Fellini per il cinema e il teatro, James Stirling per l’architettura e Antoni Tàpies per la pittura). L'opera Sfera con sfera, di quattro metri di diametro, viene collocata nel Cortile della Pigna dei Musei Vaticani. Disco solare, dono della Presidenza del Consiglio all’Unione Sovietica nel 1989, viene collocato a Mosca.
1992/1993
Il Trinity College dell’Università di Dublino gli conferisce la Laurea in Lettere honoris causa. Un’opera di grandi dimensioni, Papyrus, viene progettata e installata di fronte al Nuovo Palazzo delle Poste e Telecomunicazioni a Darmstadt. Realizza Frecce al cielo per la Maeda House Foundation di Tokyo. Progetta scene e costumi per Nella solitudine dei campi di cotone, di B. Koltès. Per questo lavoro ottiene per la seconda volta il Premio UBU. Esce il libro L’arte lunga (Feltrinelli), un dialogo con lo scrittore Francesco Leonetti sulle sue esperienze artistiche. Progetta scene e costumi per Più grandiose dimore di Eugene O’Neill e per Oreste di Vittorio Alfieri, che vanno in scena a Roma nel 1993. Viene nominato Socio Onorario dell’Accademia di Brera. Del 1993 sono le nove opere grafiche di grandi dimensioni ispirate agli ossi di seppia, realizzate con tecniche diverse (acquatinta, rilievo, collage), intitolate Sogni.
1994/1995
Nel 25° anniversario dell’Hakone Open-Air Museum di Kanagawa si apre la mostra Arnaldo Pomodoro 1956-1993, che passa in seguito in altri musei giapponesi (The Museum of Modern Art a Toyama, Ohara Museum of Art a Kurashiki, Otani Memorial Art Museum a Nishinomiya). Viene installata a Tokyo, di fronte al Forum Hotel, Sfera con sfera di metri 3,30 di diametro. Al Simposio di Minoa presso Marsala, Sicilia si porta a termine la costruzione di Moto terreno solare, una architettura-scultura a forma di murale (9 metri di altezza e 90 di larghezza). Per il centenario della Banca Commerciale Italiana realizza l’opera Disco in forma di rosa del deserto collocata nella sede centrale di Torino. Per incarico del Comune di Rimini realizza una scultura in memoria di Federico Fellini, La grande prua. Viene nominato Accademico dell’Accademia Nazionale di San Luca e riceve la Medaglia del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, nell’ambito delle giornate Big Millennium organizzate dal centro Pio Manzù di Rimini. Progetta le scene per Stabat Mater e per La Passione secondo Giovanni di Antonio Tarantino. Nel ‘95 viene allestita nel cortile e nella Sala Napoleonica dell’Accademia di Belle Arti di Brera una mostra di progetti scenici e macchine teatrali con il titolo Scene del Mediterraneo, con allestimento di P.L. Cerri. Nell’estate hanno luogo due mostre, al Museo della Città di Rimini e alla Rocca Malatestiana di Cesena, a cura di Renato Barilli. Ed ancora mostre alla Galleria Allegrini di Brescia e alla Galleria Marconi di Milano, dove espone le sue opere più recenti. Per il Teatro S. Chiara di Brescia progetta le scene di Moonlight di Harold Pinter, e per il Festival di Benevento le scene di Vespro della Beata Vergine di Antonio Tarantino, sempre con la regia di Cherif. Esce il secondo volume della monografia di Sam Hunter Arnaldo Pomodoro (Fabbri Editori).
1996/1997
In occasione del 50° anniversario dell'istituzione dell'Onu, a New York, nel piazzale delle Nazioni Unite, viene collocata, dono del Governo e del popolo italiano, l'opera Sfera con sfera di metri 3,30 di diametro. Su questo evento artistico e la sua genesi, viene pubblicato un libro "Sphere within a Sphere" for the U.N. Headquarters (Il Cigno Galileo Galilei) con introduzione di Sam Hunter e con una scelta storica degli scritti relativi all'operazione della "sfera", redatti dai maggiori critici. A New York, alla Marlborough Gallery, ha luogo una personale dove presenta opere dal 1983 al 1995. Altre mostre all'Istituto Italiano di Cultura di Toronto -dove espone la serie dei Sogni-, all'Espaço Cultural Sudameris a San Paolo e alla Galleria Semiha Huber a Zurigo. Progetta le scene per i Drammi marini di Eugene O'Neill e per I dialoghi di Leucò di Cesare Pavese, entrambi messi in scena a Roma e per Antigone di Jean Anouilh, presentata al Teatro Antico di Taormina.
Gli viene conferita dal Presidente della Repubblica l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine "Al merito della Repubblica Italiana".
Nell'estate '97 a San Leo, nel Montefeltro, viene inaugurata -con presentazione di Bonito Oliva e scritti inediti di Paolo Volponi- una mostra di sculture nuove collocate al Belvedere, nel Palazzo Mediceo e nella Fortezza di Francesco di Giorgio Martini, tra le quali l'opera Fantasma di Cagliostro, dedicata a Giuseppe Balsamo conte di Cagliostro che, processato e condannato dalla Inquisizione, fu tenuto prigioniero in quella Fortezza negli anni 1791-95.
All'ex Convento del Carmine di Marsala, a cura di Sergio Troisi, viene esposta per la prima volta l'opera grafica completa. Un'altra mostra ha luogo nei Chiostri di Santa Caterina e nell'Oratorio de' Disciplinanti a Finalborgo. Riceve l'incarico di realizzare la "Croce" e l’altare principale per la Nuova Aula Liturgica di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, progettata da Renzo Piano. Viene installata nel Parco idrotermale e marino del Negombo a Lacco Ameno, Ischia, l'opera Arco-in-cielo, alta metri 5 e larga 10, realizzata in terracotta. Progetta le scene per Il caso Fedra di Michele di Martino. Riceve l’incarico dalla Banca d’Italia di realizzare una scultura per la nuova sede di Frascati, un rilievo alto metri 2,70 per una lunghezza di metri 14, intitolato Movimento in piena aria e nel profondo. L’inaugurazione ha luogo nel 1999 alla presenza del Presidente della Repubblica.
Nel 1996 si costituisce la Fondazione Arnaldo Pomodoro e nel luglio 1997 il Ministero dei Beni Culturali e Ambientali ne riconosce la personalità giuridica. Vengono inoltre completati, su progetto di P. L. Cerri, la ristrutturazione e l'allestimento dello spazio espositivo sito a Quinto Stampi (Rozzano, Milano), dove sono raccolte le opere della Fondazione.
1998/1999
Partecipa con alcuni modellini teatrali alla mostra Opera. Percorsi nel mondo del melodramma, che ha luogo a Palazzo delle Esposizioni a Roma. Riceve l'incarico dalla Provincia Regionale di Palermo di progettare e di realizzare la "Porta dei Re" del Duomo normanno di Cefalù: il bozzetto e gli studi progettuali vengono presentati a Palazzo Comitini a Palermo nell'aprile '98 da Federico Zeri come "un’opera di grande impegno che stimola il pensiero". Realizza le scene e i costumi per la Tempesta di F. Scaldati da W. Shakespeare, messa in scena nei Cantieri culturali della Zisa a Palermo. Una mostra antologica curata da Flaminio Gualdoni e Riccardo Prina ha luogo a Varese, nel Castello di Masnago, nel Rettorato dell'Università dell'Insubria e in piazza della Repubblica. Altre mostre a San Francisco (Stephen Wirtz Gallery) e a Venezia (Venice Design Art Gallery). Ottiene il Premio Michelangelo 1998 per la scultura. Riceve l'incarico per il riallestimento della "Sala delle armi" del Museo Poldi Pezzoli di Milano: il suo progetto che è incontro tra scenografia, architettura e scultura, viene inaugurato nella primavera del 2000.
Nel 1999 il Governo delle Baleari lo invita ad esporre a Palma de Mallorca nel palazzo de "La Llonja", un edificio tardo-gotico del Quattrocento civile spagnolo. La mostra, la prima in terra iberica, curata da Armando Ginesi e Joan Oliver Fuster, comprende opere e progetti dal 1959 al 1997, esposti anche a Casal Balaguer, Circulo de Bellas Artes. Il testo critico in catalogo è di Francisco Jarauta. La visita ufficiale dei Reali di Spagna è avvenuta a chiusura della mostra in settembre. Nel periodo giugno-settembre '99 partecipa all'esposizione Proiezioni 2000. Lo spazio delle arti visive nella civiltà multimediale, organizzata dalla Quadriennale di Roma a Palazzo delle Esposizioni. La sua grande Sfera con sfera del diametro di metri 3,30 viene installata nella sede dell' American Republic Insurance Co. di Des Moines, Iowa.
Grande è l'impegno di Arnaldo nelle problematiche dell'arredo urbano, del rapporto tra l'arte e l'architettura e nell'intervento di riqualificazione del territorio. E' nella giuria del Concorso internazionale per il nuovo Centro delle Arti Contemporanee a Roma che si è concluso nel febbraio '99. Partecipa al "Workshop Michelangelo" per una nuova sistemazione della Pietà Rondanini al Castello Sforzesco di Milano. Dalla fine del 1999 è invitato nella Commissione del Comune di Milano per l'esame dei progetti relativi alla collocazione di opere d'arte in spazi pubblici cittadini.
1 commento:
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ciau
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