sabato 14 luglio 2007

Storia dell'arte 1100 intorno al XII secolo


Storia dell'arte 1100intorno al XII secolo
L'arte dei secoli XI e XII è particolarmente caratterizzata dal recupero del patrimonio classico del tardo impero romanico. Dalla Spagna alla Francia e all'Italia fino all'Inghilterra ed ai paesi Scandinavi è evidente, l'influsso dello stiledell'impero di Roma. In architettura sono largamente usati l'arco e la volta, mentre nella scultura sono particolarmente ricercati la volumetria ed il rilievo. L'arte, in questo periodo, è quasi interamente rivolta alla costruzione di grandi opere religiose: la Cattedrale esprime il nuovo benessere economico dei centri urbani e diviene il simbolo dell'intera comunità. L'architettura della Cattedrale romanica è imponente e massiccia; il sistema costruttivo è generalmente basato su robusti pilastri, chesostengono volte a crociera. Pittura e scultura sono assoggettate e destinate all'abbellimento dell'architettura: i cicli ad affresco decorano le navate e i rilievi, e vengono collocati sia all'interno che sulla facciata della cattedrale. Le figure appaiono generalmente rigide nei movimenti, ma, rispetto al periodo precedente, sono caratterizzate anche dalla ricerca di maggiore volumetria e rilievo. Nella pittura permangono ancora fortissimi gli influssi bizantini, anche perché mancano idocumenti pittorici della romanità: gli affreschi di Pompei ed Ercolano, che oggi costituiscono la più importante documentazione nel settore, saranno infatti riscoperti nel XVIII secolo. La rigidezza delle composizioni pittoriche è spesso accentuata dalla simmetria rigorosa e dalla ripetizione ritmica degli elementi. Le zone di colore sono nettamente separate da linee scure, che disegnano il contorno della figura, i tratti del volto, le pieghe delle vesti. Nelle varie regioni, le maestranze locali caratterizzano in modi diversi la rappresentazione pittorica; nell'Italia settentrionale, ad esempio, si evidenzia un certo interesse per il realismo, ignoto alla pittura bizantina, che invece è ancora nel pieno del suo splendore a Venezia e in Sicilia. Mentre, nei periodi precedenti, i dipinti e i mosaici erano utilizzati come decorazioni o illustravano scene isolate, nel periodo romanico diviene sempre più frequente utilizzarli per raccontare, in sequenze successive, gli episodi della vita dei Santi o della Bibbia. Attraverso queste narrazioni vengono divulgati quegli episodi che meglio possono indurre i fedeliall'obbedienza e al timore di Dio. I temi più illustrati sono infatti quelli della Creazione, del Peccato originale, della cacciata dal Paradiso Terrestre, del sacrificio di Abramo. Molto rappresentate sono anche le immagini del Giudizio finale, che evidenziano la tragica fine dei dannati; tra gli episodi del Vangelo, vengono scelti soprattutto quelli che si riferiscono alla Passione e alla Crocifissione, perché i fedeli comprendano quanto grave sia stato il sacrificio di Cristo per salvare l'Umanità. La serenità e la comprensione per le debolezze umane, che traspariva dalle immagini paleocristiane del Buon Pastore e dell'Ultima Cena, sono sostituite dalla severità del giudizio di Dio, inflessibile di fronte al peccato. Oltre ai mosaici ed agli affreschi si realizzano numerose pitture a tempera su tavola. Soprattutto nell'Italia centrale nasce la tradizione delle grandi croce lignee dipinte e delle tavole che abbelliscono gli altari, poste alle loro spalle (pala d'altare) o davanti, alla loro base (paliotto d'altare). Sul fondo dorato delle croci, allagrande figura di Cristo sono affiancate le immagini più piccole della Vergine e San Giovanni, oppure figure di Santi. Anche sulle pale e paliotti d'altare la figura del Santo o della Vergine è posta al centro, dove occupa generalmente tutta l'altezza della tavola; ai lati, scene della vita del Santo o episodi del Vangelo sono disposti su fasce sovrapposte. Nelle figure di questi dipinti si evidenziano gli accenni all'anatomia dei corpi ed una ricerca di espressività che conferiscono un maggior realismo alle immagini.

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