mercoledì 18 luglio 2007

" L'AMICIZIA E L'AMORE "Di Eernesto Riva

L'amicizia e l'amore sono importantissimi per la vita umana. possiamo dire che nessun essere umano può farne a meno e d'altra parte tutti ne conosciamo - chi più chi meno, direttamente o indirettamente - l'influenza sulla nostra vita. Certo, vi sono persone più "fortunate" perché sembrano essere amate da tutti e circondate da amici, mentre altre, "sfortunate", sono sole, senza amicizie e amori; eppure, oserei dire che non è tanto importante essere amati, sentirsi circondati dall'affetto altrui, quanto piuttosto amare ed essere amici nei confronti degli altri. Se infatti aspettiamo di incontrare l'amore, se andiamo alla ricerca dell'amicizia, difficilmente o mai riusciremo a realizzare la nostra naturale esigenza; se invece non ce lo poniamo come mete ma cerchiamo di viverle entrambe in prima persona, cominciando noi ad amare ed a dimostrarci amici, è molto probabile che saremo ricambiati e quindi la nostra vita sarà ulteriormente arricchita da quelle esperienze. Tralascerei come al solito di definire in qualche modo l'amore e l'amicizia: mi interessa di più viverle concretamente. Fanno parte della vita umana e, come tutte le esperienze, non sono mai comunicabili interamente a parole ma soltanto partecipabili da chi li vive. Non dobbiamo dimenticarlo, visto che stiamo occupandoci di tutte quelle realtà - l'io, l'amicizia, l'amore, la paura, l'angoscia, il male, la felicità, la morte - che fanno parte integrante della vita umana e dunque riguardano tutti molto da vicino. Possiamo perciò discuterne fin che vogliamo, ma poi, per affrontarle nel modo migliore, con un po' di "saggezza", è consigliabile poterle vivere.Come si può allora vivere l'amicizia e l'amore? Beh, credo che una risposta molto concreta possa essere: con fedeltà e libertà. Si è amici e si ama restando fedeli alla persona amata e/o amica. Dunque l'amicizia e l'amore implicano non solo una passione o un sentimento ma sono frutto di una scelta continua: io ti sono amico o ti amo perché voglio continuare ad esserti amico, ad amarti, nonostante le inevitabili difficoltà che il cammino della vita ci porrà di fronte. Anzi, nella misura in cui sapremo superare le crisi, la nostra amicizia e/o il nostro amore diventeranno sempre più profondi e migliori. La fedeltà è dunque un atto voluto, una scelta che devo confermare giorno dopo giorno e di cui sono perfettamente consapevole. Ecco quindi che viene tirata in ballo anche la nostra libertà: l'amicizia e l'amore sono atti liberi altrimenti non si tratta di amicizia o di amore. Infatti, se sono amico di qualcuno, se amo qualcuno, lo rispetto, non gli impongo nulla, gli voglio bene in maniera disinteressata, non pretendo nulla in contraccambio. Se così non fosse, non si tratterebbe di vera amicizia o amore. Insomma, si tratta della relazione fra due persone e, con le persone, non si può tirare in ballo la fedeltà e la libertà. Anzi, a questo riguardo, direi che l'amicizia e l'amore sono possibili e autentici solo tra persone: anche nel caso dell'amore verso Dio o verso gli animali si deve parlare di rapporti fra "persone", poiché Dio viene appunto considerato una persona a cui ci rivolgiamo per adorarlo, supplicarlo ecc. e così pure i nostri rapporti con gli animali quando li coccoliamo, parliamo a loro come se ci capissero ecc. Non vengono dunque considerati da noi delle "persone" anche se particolari?Se l'amore e l'amicizia ti fanno considerare l'altro come una persona (dunque un essere libero, autonomo, degno di rispetto e con una sua dignità), vuol dire che, se io considero l'altro come un oggetto, non gli sono veramente amico né lo amo. Si badi che questa è una situazione purtroppo diffusissima, che capita anche tra coniugi, innamorati e amici, per non parlare poi dei casi di omicidio - quando l'altro viene tolto di mezzo perché scomodo (la delinquenza insegna) - quando si è completamente dimenticato che chi mi sta di fronte è una persona come lo sono io, e dunque un soggetto non potrà mai trasformarsi in oggetto. Eppure, la nostra ricorrente tentazione è proprio questa: rendere gli altri delle cose, trasformarli o considerarli come oggetti, che possono essere usati e di cui possiamo liberarci quando "l'uso" è finito e non ci servono più.Una cosa ben diversa è la fine di un'amicizia o un amore. Finire un rapporto non implica affatto una rottura violenta, anche se una relazione non è mai senza screzi, crisi, difficoltà varie. A volte, appunto, un amore o un amicizia finiscono: da un momento all'altro può capitare che ... puff ... i miei sentimenti nei confronti di qualcuno cambino ed io non mi senta più innamorato o amico di quella persona. I motivi sono tantissimi e non ci aiutano più di tanto a scoprire il vero perché possa accadere una cosa simile.Io credo che il vero motivo sia da ricercare nella natura dell'amicizia e dell'amore. Essi sono liberi e responsabili e dunque, finché posso dire di poterti amare o di esserti amico liberamente, fedelmente, disinteressatamente, lo sono e mi impegno a continuare ad esserlo; ma quando ciò non fosse più possibile (per i motivi più disparati) da parte mia o da parte di entrambi, allora si può parlare della fine di un amore o di un amicizia. Con ciò non intendo dire - mi si capisca bene - che "finché va, va", oppure che ci è lecito od è bene fare tutto quel che ci passa per la testa, ma solo prendere atto, molto concretamente, che l'amore e l'amicizia sono relazioni umane e quindi passibili di finire, di non continuare eternamente (anche nel matrimonio il nostro legame è valido ... finché morte non ci separi) ma non per questo sono meno belle o valide o importanti o necessarie.  L'amore e l'amicizia valgono insomma di per sé, anche se non dovessero durare eternamente. Come dice Edgar Lee Masters nell'Antologia di Spoon River, "Non ci sono matrimoni in cielo, ma c'è l'amore".Ma c'è forse differenza tra l'amore e l'amicizia? Finora li ho sempre usati insieme e tuttavia, se i termini sono diversi, avranno pur qualche sfumatura che li differenzia, no?Parlando in generale, si dice che l'amore implica anche l'attrazione fisica verso l'altro, implica passione, tenerezza, desiderio di unione completa con l'altra persona, però ... però ... io ci andrei un po' cauto ... perché la varietà e la complessità delle relazioni umane rifuggono da catalogazioni nette. Infatti, tanto per obiettare a quanto appena detto sull'amore, se per esempio marito e moglie decidessero di comune accordo di non avere più rapporti sessuali (e casi nella storia ce ne sono: dai proverbiali Maria e Giuseppe a Gandhi e signora, ecc.) ne seguirebbe forse che non vi è più amore fra loro ma solo una affettuosa amicizia? Insomma, non saprei proprio cosa dire.Forse alcuni potrebbero dire che l'amore implica la diversità sessuale mentre l'amicizia è in genere tra persone dello stesso sesso ma anche in questo caso, è poi realmente così? La vita concreta ci fa incontrare amori tra persone dello stesso sesso ed amicizie tra uomini e donne, per cui, ripeto, certe domande - per me - sono destinate a rimanere senza risposta, almeno per ora.Per concludere, vorrei ancora soffermarmi un attimo sul fatto che l'amore e l'amicizia non sono sempre ricambiati. Certo, il "massimo" è quando noi proviamo amore e amicizia e ne siamo ricambiati, ma la vita reale non è quasi mai perfetta (solo in alcuni momenti può capitare). Forse potrei dire, l'amicizia esige la reciprocità - ecco, forse ho trovato la sfumatura di differenza tra l'amore e l'amicizia! - mentre, nel caso dell'amore, si può anche amare senza essere riamati. E ciò si può intendere sia in senso negativo (come quando una persona ama un'altra che però non prova nulla per lei od una semplice simpatia ma manca quel certo non so che), ed in questo caso il rapporto è sterile ed è destinato a finire, sia in senso positivo, ma in questo caso ... si tratta della forma più alta dell'amore poiché è l'amore che ama senza essere ricambiato e senza aspettarsi nulla in contraccambio, è l'amore più sublime al mondo! Che vi siano o vi siano state delle persone giunte a tal punto, beh, ci deve far riflettere ... senza dimenticare naturalmente la fatica quotidiana di dire serenamente e ancora sempre : "ti amo!" 

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