sabato 9 giugno 2007


Solo il filosofo basta a se stesso



Se l'anima si distingue in una parte razionale, che ha la ragione in se stessa e che comanda, ed in una parte non razionale; e se questa a sua volta si distingue in una parte vegetativa, che non partecipa mai della ragione in quanto presiede ai puri processi della nutrizione e dello sviluppo, ed in una sensitiva, o concupiscibile o in generale appetitiva, che partecipa in qualche modo della ragione in quanto ad essa è obbediente ed ottemperante: allora il compito dell'etica (da ethos = costume, comportamento) è quello di stabilire appunto le modalità di questa subordinazione prevalentemente in rapporto al vivere sociale. L'etica è dunque la scienza pratica per eccellenza, in quanto dà le norme del corretto comportamento umano attraverso una sua regolamentazione ad opera della ragione. Queste norme sono le virtù: e le virtù si distinguono in virtù etiche, che sono appunto quelle che riguardano il comportamento (come la liberalità e la temperanza), e in virtù dianoetiche (da diànoia = ragione) che riguardano il corretto comportamento della ragione (come la sapienza, l'assennatezza e la saggezza).

La virtù etica deriva dal costume... Dal che è evidente che nessuna delle virtù etiche sorge in noi per natura, dal momento che nessuna delle cose naturali prende abitudini diverse dalla propria natura... Le virtù, perciò, non sorgono in noi nè per natura né contro natura; noi però per natura siamo in grado di accoglierle, e raggiungiamo la completezza della nostra natura attraverso i costumi.
(Etica nicomachea 1103 a 17)

Le virtù sono quindi degli abiti, delle abitudini che si acquistano esercitando il controllo della ragione sulle emozioni che sorgono nell'anima, e principalmente sulle due emozioni fondamentali, che sono il piacere e il dolore. Le emozioni in sé non sono né buone né cattive, in quanto rappresentano la naturale risposta della nostra anima alle sollecitazioni del mondo esterno; buoni o cattivi sono invece i nostri comportamenti riguardo alle emozioni.

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