domenica 16 marzo 2008

PANORAMA DELLA PITTURA DEL ‘900

RICERCHE A CURA DI D. PICCHIOTTI

Se DISAGIO, MALESSERE, CRISI, sono parole-chiave che troviamo nella grande letteratura europea del ‘900, anche nelle poetiche delle arti, CRISI e RICERCA DEL NUOVO sono termini-chiave: l’avanguardia pittorica, dal futurismo al surrealismo, dalla pop-art all’informale, sostituisce, all’idea del "bello" (specchio di un mondo sentito come totalità) la ricerca del "nuovo", il rispecchiamento del "brutto", la sperimentazione o la estrema razionalitá (si pensi all’astrattismo pittorico, all’architettura funzionale). Di fronte alla crisi, la risposta degli intellettuali oscillerà variamente tra impegno ed evasione, amara impotenza e complicità, protesta e strumentalizzazione politica.
Tra la fine dell ’800 ed i primi decenni del ’900 le arti figurative registrano un profondo cambiamento nella nozione di realtà che si va configurando come distacco dagli aspetti visibili della realtà stessa: abbandonata la fiducia di poter conoscere e descrivere il reale, gli artisti cercano, con modi e spiriti diversi, soluzioni che superino la registrazione delle apparenze operata dall’esperienza dell’occhio per realizzare un nuovo rapporto tra arte e condizione umana.
FUTURISMO: Nel 1910 appare il " Manifesto dei pittori futuristi" e, subito dopo il "Manifesto tecnico della pittura futurista" : in entrambi sono accumunate le dichiarazioni di artisti come Balla, Boccioni, Carrá, Russolo, Severini. I futuristi vogliono essere gli interpreti di una nuova realtá, quella della civiltá industriale, dominata dalla macchina e dai miti della velocitá, del dinamismo, del progresso. Fine dell´ atto creativo é la rappresentazione del movimento; le tecniche per realizzarlo sono la figurazione simultanea delle diverse fasi di un movimento.
ESPRESSIONISMO: Oggetto della rappresentazione non é il reale ma l’ emozione soggettiva che il reale provoca, si ha quindi un rifiuto delle regole tradizionali ed uno sforzo di deformazione dei tratti naturalistici dell´immagine. L´Espressionismo é soprattutto un fenomeno tedesco ( gruppo "Die Brücke", fondato nel 1905 da Kirchner, Schmidt-Rottluff, Nolde, Müller, e movimento del " Der Blaue Reiter") che influí notevolmente sui movimenti artistici americani.
PITTURA METAFISICA: nasce tra il 1910-1915 ad opera di Giorgio De Chirico; sul pittore agiscono stimoli ed elementi culturali extrapittorici (Schopenhauer, Nietzsche, ecc.) che convergono in una realizzazione di atmosfera magica ed enigmatica: la calma misteriosa di vuoti spazi cittadini, i manichini, gli oggetti comuni colti in relazioni inedite e sorprendenti. La pittura metafisica prescinde dalla realtá della natura e della storia e appare parallelamente alla ricerca dadaista e precorritrice del Surrealismo, ma il privilegio accordato alla voce dell‘inconscio, al sogno, alla scrittura automatica (tutti caratteri del Surrealismo), controllata ed ironica pittura di De Chirico.
In Italia ci sará una ripresa del linguaggio espressionista negli anni ‘30 e ‘40 per interpretare l’ingegno di una Resistenza che vuole essere attiva sul piano politico e quello artistico. Portavoce di questa esperienza sará il gruppo CORRENTE (1938) nel quale emerge la personalitá di Renato Guttuso (1912-1988) che esaspera la violenza espressiva di Picasso con colori aspri e con un segno incisivo, amplificando cosí la gravitá dei contenuti. Notissima é la sua "Crocifissione" del 1941 che lo identificherá come un capofila di quel Realismo sociale, capace di rievocare elementi di epica popolare al cui interno spiccano riferimenti alla tradizione popolare siciliana.
L’ARTE INFORMALE, che si diffonde in Europa tra il 1945 e il 1960 rientra nel vasto campo dell’Astrattismo per il suo rifiuto non solo di un legame con la realtá visibile, ma anche con le regole della struttura compositiva. Appartiene all’arte informale la PITTURA MATERICA, quella che con materiali della realtá piú quotidiana, cerca di evocare le sensazioni e le suggestioni che la materia provoca nell’animo umano: é questa la tecnica di Aldo Burri (n.1915) attraverso i materiali scelti (in "Sacco e Rosso", 1956) egli ci comunica il sentimento della sofferenza e del dolore.Lucio Fontana (1899-1968), sempre nell’ambito dell’arte informale produce nella tela fori e tagli per ricreare uno spazio indefinibile, astratto, inesplorato.
Tra la fine degli anni ‘50 e l’inizio del ‘60 si assiste alla tendenza verso il recupero della figurativitá:gli artisti, soprattutto di area statunitense, intendono recuperare un ruolo di guida nel mercato artistico, facendo leva sulla spaccatura determinatasi tra il linguaggio artistico e quello dei messaggi visivi di masse, la Pop-art si muove tra la dissacrazione e l’esaltazione delle immagini della pubblicitá, del fumetto, della televisione.
In Europa la Pop-art ha caratteri piú intellettualistici ed ironici, si vuole, sulla sfinta degli stimoli degli anni fine ’60 e primi ’70, annullare la "bellezza, l’arteficitá" della opere d’arte per farne unicamente veicoli di concetti. Si realizza cosí una polemica contro lo sfruttamento degli artistici da parte del mercato.
Negli ultimi dieci annié entrato nel lessico critico il termine "post-moderno" per esprimere un sentimento di disillusione rispetto agli sperimentalismi, l’arte post-moderna guarda al passato, cui si ispira con estrema libertá: il pittore si rifé alla metafisica, all’Espressismo, ma anche al Barocco e al Classico del ‘800.
L’Italia insieme alla Germania, ha svolto un ruolo importante nella "rinascitá" della pittura: é stata breve la stagione della Transavanguardia (Chia, Cucchi, Paladino); é stata poi nei primi anni ’80 die cosidetti"Citazionisti" presto dimenticati; attualmente si alternano riprese del Realismo Magico degli anni Venti e rifacimenti oscillanti tra il Cubismo e l’Espressionismo. 


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