sabato 25 ottobre 2008

INCISIONI RUPESTRI

A CURA DI D. PICCHIOTTI
4 elementi
Incisioni rupestri Locuzione che indica le incisioni eseguite in tempi preistorici sulle pareti e le volte di grotte e caverne. Ritenute le più antiche manifestazioni d'arte dell'umanità, comparvero nel Paleolitico, cioè durante una fase in cui l'uomo viveva esclusivamente di caccia e usava come materie prime la pietra e l'osso per fabbricare armi e strumenti. Il problema della cronologia delle incisioni rupestri è molto complesso, in quanto spesso grotte e ripari furono frequentati per un lungo periodo di tempo, mentre quasi sempre risulta assente materiale archeologico utile per una datazione della frequentazione stessa.

In Europa le incisioni si trovano soprattutto in Francia e in Spagna (area franco-cantabrica), accanto alle altre tecniche impiegate nelle prime manifestazioni artistiche (scultura a tutto tondo e a rilievo, pittura). Sulle pareti delle grotte sono rappresentati soprattutto animali, come bisonti, mammut, cervi, cavalli, renne e orsi, con caratteri aderenti alla realtà, mentre scarseggiano le raffigurazioni umane. Le grotte erano sacrari in cui si svolgevano pratiche magiche per favorire la caccia, attività principale degli uomini dell'età della Pietra; lo scopo di queste raffigurazioni era, quindi, propiziatorio per la caccia stessa.

Tra i principali rinvenimenti vi sono, in Francia, le grotte di Les Combarelles e di La Mairie (Teyjat) in Dordogna e di Isturitz nei Pyrenées-Atlantiques Atlantici; in Italia, i graffiti della grotta Romanelli (Terra d'Otranto) in Puglia, della grotta dei Genovesi nell'isola di Levanzo (Egadi) e delle grotte del Monte Pellegrino (Palermo) in Sicilia, in particolare quella dell'Addaura, nella quale, in via eccezionale, prevalgono le figure umane.

In età più recente, importanti incisioni rupestri compaiono in Africa settentrionale (Sahara algerino e Fezzan, in Libia). Esse, attraverso il cambiamento delle raffigurazioni dalle immagini di grandi animali selvaggi a quelle di mandrie di bovini, documentano il passaggio dalla vita di caccia a un'economia pastorale.

Nell'età del Bronzo (II millennio a.C.) si sviluppò l'arte rupestre delle Alpi, in particolare sul Monte Bego (Alpi Marittime, Francia) e in Valcamonica (Lombardia). Sulle rocce sono state scoperte decine di migliaia di incisioni: mentre nelle Alpi Marittime è raffigurato principalmente il bove e compaiono inoltre armi e figure umane, in Valcamonica si sono trovate composizioni più complesse, riferibili alla caccia, a combattimenti, ad attività come l'agricoltura, l'allevamento e la tessitura, a scene funerarie.

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