domenica 13 luglio 2008

Baltasar Gracián y Morales (1601 – 1658), scrittore spagnolo."aforismi e citazioni in libertà."

a cura DI D. PICCHIOTTI


A volte la sapienza più grande consiste nel non sapere o nel fingere di non sapere.

All'uomo prudente giovano più i nemici che allo sciocco gli amici.

Bisogna adattarsi al presente, anche se ci pare meglio il passato.

Bisogna parlare come si parla quando si fa testamento: meno parole, meno contestazioni.

Bisogna vedere e udire, ma saper tacere.

C'è chi stima i libri dal loro peso, quasi che si scrivesse per fare esercizio di braccia più che di ingegno.

C'è sempre tempo per lanciare una parola, ma non sempre per riprenderla.

Chi comunica i suoi segreti ad un altro ne diventa schiavo.

Chi poco sa, vada sempre per la strada maestra.

Chi raggiunge il suo scopo non perde mai la reputazione.

Ci sono uomini che si lasciano convincere sempre dall'ultimo che parla; e questo è il colmo della stupidità.

Ciò che costa poco vale anche poco.

È assai facile farsi cattiva fama, perché il male è sempre credibile e si fatica molto a cancellarlo.

È meglio scoprire di essere stati ingannati sul prezzo che sulla qualità della merce.

È meno dannoso sbagliare nell'agire che essere indecisi e tergiversare sempre.

Grande infelicità è non servire a nulla, ma non minore infelicità è servire a tutto.

I difetti non si avvertono soltanto in chi si fa notare poco.

I doveri dell'amicizia ammettono una sola eccezione: quella di non confidare all'amico i propri difetti, che, se fosse possibile,

non dovrebbero essere confidati neppure a se stessi.

I metalli si riconoscono dal suono, le persone dalle parole e, soprattutto, dalle azioni.

I segreti non s'hanno né da dire né da ascoltare.

Il buon nome si fonda più sulla apparenza che sui fatti. Perciò se uno non è casto, sia almeno cauto.

Il diritto spinto all'eccesso diviene torto, e l'arancia troppo strizzata sprizza umore amaro.

Il disprezzo è la più politica delle vendette.

Il medico saggio deve essere esperto tanto per prescrivere un rimedio quanto per non prescrivere nulla.

Il peso materiale rende prezioso l'oro, quello morale l'uomo.

Il saggio sa farsi dell'avversione altrui uno specchio più fedele che quello dell'affetto.

Il successo nelle imprese è assicurato dalla padronanza di sé con cui si compiono.

Infelice è il cavallo il cui padrone non ha occhi, perché non ingrasserà mai.

L'amore è più temerario che l'odio.

L'artificio offre rimedio al brutto e perfeziona il bello.

L'invidioso non muore mai una volta sola, ma tante volte quante l'invidiato vive salutato dal plauso della gente.

L'uomo prudente va con i piedi di piombo e preferisce peccare per difetto che per eccesso.

L'uomo saggio rifugge tanto dall'essere contraddetto quanto dal contraddire.

La consuetudine sminuisce l'ammirazione.

La cultura non sostenuta dal buon senso è raddoppiata follia.

La diligenza mette in atto rapidamente ciò che l'intelligenza ha maturamente pensato.

La fantasia giunge più lontano della vista.

La fortuna si desidera e talvolta perfino si aiuta; la fama, bisogna sudarsela.

La lingua è una belva che, se una volta si scioglie, è poi difficilissimo che si possa rimettere in catene.

La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca.

La speranza è la più grande falsificatrice della verità.

La troppa confidenza ingenera e facilita il disprezzo.

Le cose non si considerano per quel che sono, ma per quel che appaiono.

Le cose, per essere apprezzate, debbono costare.

Le verità che più ci importano ci vengono sempre dette a mezza bocca.

Molti uomini sono fatti come il vasellame nuovo, che si impregna del primo odore, buono o cattivo che sia.

Nella vita, come nel gioco delle carte, è un grande vantaggio quello di essere i primi a giocare, perché a carte uguali si vince.

Nessuno è tanto perfetto da non aver bisogno qualche volta di ammonimenti o consigli.

Nessuno può fissare il sole mentre risplende, ma tutti lo guardano durante l'eclissi.

Non c'è deserto peggiore che una vita senza amici: l'amicizia moltiplica i beni e ripartisce i mali.

Non c'è nessuno al mondo che non possa diventare maestro di un altro in qualche cosa.

Non ci si vendica mai bene ricorrendo al male.

Non è sciocco chi ostenta di essere tale, ma colui che davvero lo è.

Non mostra di essere veramente grande chi bada ad ogni piccolezza.

Non saper rimediare a un errore è cosa peggiore dell'errore stesso.

Ottiene di più una mente mediocre grazie all'applicazione che un ingegno eccellente senza di essa.

Per acquistare stima, bisogna accostarsi ai più eminenti; una volta acquistata, bisogna stare fra i mediocri.

Pochi sono gli amici di un uomo in sé, molti quelli della sua buona sorte.

Quanto più una torcia fa luce, tanto più si consuma e tanto meno dura.

Se tutti affermano una cosa, o è vera o vuol diventar tale.

Sebbene molti muoiano da sciocchi, sono pochi gli sciocchi che muoiono.

Sono più numerosi i giorni che le buone occasioni.

Tutti gli sciocchi sono audaci.

Una bugia ne rende necessarie molte altre.

Uno dei grandi privilegi della saggezza è quello di non scomporsi mai.

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