sabato 23 giugno 2007

iMMAGINAZIONE

EFFETTO N35

Il concetto di immaginazione è segnato da una certa ambiguità e problematicità. Maurizio Ferraris definisce l'immaginazione, come già aveva fatto Aristotele nel De Anima, la facoltà di trattenere l'immagine di cose sensibili o intellegibili assenti. Traccia, quindi, lo sviluppo di questo concetto nel corso della storia della filosofia partendo da Platone - che si è posto il problema di come distinguere un'immagine da una percezione o da un'idea e da Aristotele che ripartisce l'anima in senso, immaginazione e intelletto, assegnando all'immaginazione la facoltà di «ritenere» . Si sofferma, quindi, su Avicenna che approfondisce il problema del rapporto tra immaginazione e conoscenza animale e che, anticipando Kant, afferma che l'immaginazione interviene già nella percezione.

Nessun commento: