" AMORE"DATA DI SCADENZA Le imperfezioni che all'inizio del rapporto non avevate notato ora sono iceberg che galleggiano in soggiorno
Gli antichi greci usavano delle figure di cera per rendere la persona amata schiava dell'amore, o almeno per farla finire nel letto di chi le aveva modellate pronunciando formule magiche o infilando aghi nei punti giusti. Anche se spesso sulle statuine c'erano scritte frasi come "Lisandro brucerà di passione fino a quando non andrà all'inferno", è evidente che anche la passione, come tutto in questo mondo, ha una data di scadenza.E anche se ci dovessimo affidare agli incantesimi come facevano i greci – che non di rado usavano pipistrelli con gli occhi cavati, gatti uccisi con la violenza o cadaveri con misteriose invocazioni nascoste sotto la lingua – prima o poi saremmo costretti a riconoscere la crisi del nostro rapporto.Quando trovi l'amore speri che duri per sempre, così quando arrivi alla fine non è facile ammettere che qualcosa tra te e il tuo compagno si è sgonfiato e che la stessa forza che prima vi spingeva l'uno verso l'altro, ora agisce in direzione opposta, allontanandovi.La maggior parte delle coppie che si lasciano dopo tanti anni non riesce a capire come possa essere successo: l'amore è come un lenzuolo che si logora con il tempo, finché alla fine non cominciano a comparire dei buchi. E a quel punto non servono più neanche i consigli degli antichi greci, che per rinnovare l'amore raccomandavano di mangiare l'organo genitale di una lucertola catturata mentre compiva un atto sessuale o di bere un bicchiere di vino in cui era stata polverizzata la lingua del rettile.Al di là del sapore poco piacevole, probabilmente rimarreste delusi dall'assenza di qualunque effetto. E poi, se ci pensate un attimo, quand'è l'ultima volta che avete visto una lucertola che si riproduceva nella strada dove fate shopping? A questi rimedi vanno aggiunti quelli suggeriti da Democrito, che per i problemi di erezione consigliava di mettere a mollo gli organi genitali in un vasetto di miele e successivamente in un vasetto di pepe.Come fare a passare tanti inverni insieme senza che diventino noiosi, è una domanda alla quale molte coppie non riescono a trovare risposta. Le piccole imperfezioni che all'inizio del rapporto non avevamo notato ora sono diventate degli iceberg che galleggiano in soggiorno.Forse il problema è trovare un modo di continuare a desiderare quello che abbiamo già. La natura istintiva del desiderio è quella di volere ciò che non abbiamo o non possiamo avere. Per questo il desiderio rimane intatto nelle relazioni amorose impossibili, quelle che devono affrontare molti ostacoli. Quando mancano le difficoltà, i vasetti di miele e pepe di Democrito non servono a molto.Viviamo troppo a lungo per poter amare una persona sola tutta la vita: forse era possibile quando la vita media di un uomo era di quarant'anni, come accadeva agli antichi greci e romani. Forse per loro era più semplice pensare a un amore che sarebbe durato fino a quando gli amanti non venivano inghiottiti nell'inferno. Per noi, che con un po' di fortuna i quarant'anni riusciamo a compierli due volte, le cose sono più complicate.L'unica cosa che ci può cavare d'impaccio è la teoria del cosiddetto amore maturo, che lo psicoanalista Otto F. Kernberg ha descritto nel libro La patologia dei rapporti amorosi. La sua tesi è che dell'amore impossibile, quello che si nutre di ostacoli e perde vigore nei tranquilli salotti borghesi, abbiamo già imparato tutto dalla letteratura, soprattutto quella del romanzo europeo e della poesia dei trovatori.
ando due persone adulte s'incontrano e intrecciano una relazione, la loro passione può durare anni, decenni, addirittura tutta la vita, a condizione che i partner si sentano sufficientemente sicuri di poter condividere le proprie fantasie e, se possibile, di poterle realizzare. In questo caso, afferma Kernberg, la relazione non è più una gabbia in cui i partner si consumano finché non si stufano definitivamente l'uno dell'altro. È qualcosa di più: una specie di piattaforma per la liberazione di quei lati della personalità che un osservatore esterno potrebbe definire patologici. È l'ingresso in un pozzo dei desideri di cui in precedenza i partner non avrebbero mai osato ammettere l'esistenza.Per una relazione di questo tipo è indispensabile trovare persone le cui fantasie si completino a vicenda. È necessario, per esempio, che chi ama dominare trovi qualcuno che desidera essere dominato, che chi è un eterno bambino riconosca tratti genitoriali nel suo partner, che chi fantastica di un sesso violento entri in contatto con chi non lo giudicherà negativamente per le sue preferenze.Non è proprio questa la passione fino all'inferno di cui parlavano le formule magiche dei greci? Naturalmente, le possibilità che due persone così s'incontrino e approdino a un amore sessuale maturo, in cui niente sia più strano o patologico, non sono molte. Ma Otto F. Kernberg assicura di avere incontrato svariate coppie del genere nel corso della sua carriera. E perché mai non dovremmo credergli?
Milana Runjic
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